Un Napoli forza 4 mata il Toro e consolida il primato in classifica
Troppo Napoli anche per il Torino. Un Napoli forza quattro, spettacolare, devastante, sbanca anche l’Olimpico matando il Toro e confermando di essere il padrone assoluto del campionato. Vittoria numero 23 che avvicina inesorabilmente i ragazzi di Spalletti al traguardo tricolore, con le strade ed i vicoli della città di Parthenope già addobbati a festa. Un azzurro intenso che scalda i cuori dei tifosi. Oggi, un’altra prestazione di altissimo livello.
Uno 0- 4 senza storia, che ha regalato momenti di alta scuola calcistica che non nascono mai per caso. Sugli scudi ancora loro, i due ragazzi terribili per i quali si sprecano ormai gli aggettivi. Osimhen e Kvara ancora nella versione di attenti a quei due. Ancora una doppietta, di testa, per la pantera dai riccioli d’oro e suo ventunesimo sigillo. Rigore trasformato con freddezza dal georgiano per il momentaneo 0 – 2 e sua dodicesima marcatura stagionale. Il totale dei gemelli del gol di Castelvolturno fa così 33. Più del 50% rispetto ai 64 totali realizzati finora dal Napoli. Numeri incredibili.
Per un Napoli travolgente che anche oggi ha regalato momenti di grande bellezza che riconciliano con il calcio. Che riempiono gli occhi. Come in occasione del secondo gol di Osimhen a conclusione di un’azione alla mano, prendendo in prestito un’espressione rugbystica. Un’ azione partita da un fallo laterale battuto da Di Lorenzo che, dopo aver scambiato con Anguissa, tagliava palla al piede il campo in diagonale servendo Kvara: tacco del georgiano a liberare Olivera, cross perfetto dell’uruguaiano sul secondo palo ed incornata vincente di Osimhen. Difficile raccontarlo. Uno spettacolo, invece, vedere un gol di tale fattura.
E vogliamo parlare del quarto gol di ieri? Anche qui la sintesi perfetta e l’essenza del Napoli di quest’anno. Con Osimhen pronto a difendere di fisico un lancio pervenutogli in profondità dalle retrovie azzurre e a lanciare nello spazio Kvara, ancora lui, pronto questa volta a servire l’assist decisivo al subentrato Dombele’. Che giocata anche questa!
Ma ormai nulla più sorprende di questo Napoli. Capace anche a Torino di prendere subito in mano la partita dominando in tutti i settori del campo. Portando un pressing asfissiante sui portatori di palla granata ed accettando anche lo scontro fisico contro i ragazzi di Juric. Esaltando in questo caso sia la precisione chirurgica degli interventi di uno stratosferico Kim, che il senso tattico di un sempre più determinante Anguissa negli equilibri del centrocampo azzurro, dove spicca la regia di un Lobotka anche oggi autore di una prestazione maiuscola.
Come quella di un sempre più sicuro Meret che, con un paio di ottime parate, ha mantenuto ancora una volta inviolata la porta azzurra che ha solo 16 gol al passivo finora, migliore difesa del torneo. Un torneo che mostra, dopo la sconfitta dell’Inter con la Juve e la concomitante vittoria della Lazio nel derby romano, un + 19 del Napoli rispetto proprio agli uomini di Sarri.
Sono veramente tanti ad undici giornate dalla fine e tali da consentire, magari, al Napoli una sana gestione con l’occhio rivolto anche alla champions. E qui l’urna di Nyon ha decretato un Milan – Napoli che non deve pero’ trarre in inganno prendendo spunto dall’attuale classifica in campionato. Sarà, invece, una partita tutta da giocare per gli azzurri che, in caso di passaggio del turno, potrebbero vedersi aprire clamorosamente le porte verso la finale di Istanbul.
Un altro sogno nel cassetto di una stagione fantastica e forse irripetibile.
Raffaele Castiello
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