L’universo saluta i suoi Guardiani
Spesso capita di andare al cinema con grandi aspettative per un film ed ancor più spesso capita che quella pellicola tradisca le suddette aspettative soprattutto se si parla di Marvel Cinematic Universe (Iron man, Capitan America, Thor etc etc ), quindi di supereroi.
Dall’uscita di Avenger Endgame, uscito nel 2019, ad oggi tanti sono stati i flop al cinema che proprio non hanno soddisfatto i fan. Per fortuna, però, ogni tanto viene fuori il capolavoro che mette pace tra pubblico e l’industria cinematografica, stiamo parlando dei Guardiani della Galassia vol. 3 l’ultimo film diretto da James Gunn che è uscito al cinema il 3 maggio. Questo film è stato annunciato come la fine di un viaggio che porterà i protagonisti a confrontarsi con il loro passato, per consegnare loro il futuro che però non sarà più oggetto, almeno per ora, di altre pellicole.
Con questa premessa sono andato a vedere il film e devo dire che sin dai primi minuti la storia ti prende direttamente allo stomaco… Rocket, il procione che non è un procione, si guarda intorno e rivive immagini del suo passato, mentre ascolta Creep dei RadioHead e già qui ci si rende conto che trattenere le emozioni sarà una cosa molto difficile.
La storia scorre bene tra presente e passato dei protagonisti, Peter Quill (un ottimo Chriss Pratt) è alla ricerca di un equilibrio con la nuova Gamora (Zoe Saldana) che proprio non vuole saperne di lui e del suo amore e gli altri guardiani Nebula, Drax, Mantis e Groot che sono cercano di trovare il loro posto nell’universo.
Tutto quanto però passa in secondo piano quando uno di loro rischia di morire perché la prima regola dei guardiani è che nessun guardiano deve essere lasciato indietro. Da qui in poi basta con la trama perché giuro non serve raccontarla. Quello che però vi racconterò è come da amici i guardiani diventano una famiglia dove ciascun membro è pronto a dare la vita per l’altro, dove la comprensione è l’unico vero valore cui ambire, dove qualsiasi paura si affronta tranne una, la paura di perdersi.
Insomma se siete disposti a guardare al di la delle scene d’azione, al di là dell’impianto futuristico della storia, al di là della frenesia del racconto, allora troverete una storia d’amore. Amore per una donna, amore per gli amici, amore per se stessi e per gli altri, il tutto condito da una colonna sonora che è iniziata nel volume 1 dei guardiani della Galassia con il più citato Kevin Bacon.
E finisce con… No non ve lo dico dovete salire sulla Milano e volare con i Guardiani per salvare l’universo un’ultima volta.
Roberto Musella
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